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Misurare un esopianeta

Creato: 2024-12-08
Autore/i:
Anastasia Kokori (UCL, CSED Center for Space Exochemistry Data)
astroedu-measuring-exoplanet

Gli esopianeti sono incredibilmente lontani! Come riusciamo a rilevarli e a ottenere informazioni sulla loro natura? In particolare, come possiamo determinare le loro dimensioni? In questa attività, utilizzerai dati reali di un telescopio per misurare la dimensione di un esopianeta, proprio come fanno gli astronomi. Nota: Questa attività pratica introduce gli studenti al campo di ricerca degli esopianeti. L’attività può anche essere utilizzata come introduzione al progetto ExoClock, dove persone da tutto il mondo osservano i transiti degli esopianeti per supportare la missione spaziale Ariel dell'ESA. Per maggiori informazioni, visita: www.exoclock.space

Materiali

Per lo svolgimento di questa attività, potete usare il seguente materiale allegato:

  • Una presentazione da utilizzare in classe (Presentation.ppt e Presentation.pdf, con note su ogni slide);
  • Un manuale per l'insegnante (TeacherHandbook.pdf);
  • Un foglio di calcolo con la curva di luce di WASP-10b da stampare e distribuire (lightcurve.pdf);
  • Un questionario da distribuire prima dell'attività (Survey_before.pdf);
  • Un questionario da distribuire dopo l'attività (Survey_after.pdf).

Avrete inoltre bisogno di:

  • Un computer per la presentazione;
  • Un proiettore (per la presentazione);
  • Righelli;
  • Matite;
  • Una versione stampata del foglio di calcolo con la curva di luce dell'esopianeta (in allegato: lightcurve.pdf)
astroedu-measuring-exoplanet-light_curve

Figura 1: il foglio con la curva di luce da distribuire

Obiettivi

Gli esopianeti sono un argomento affascinante attraverso cui gli studenti possono:

  • Comprendere meglio le distanze nell'Universo e apprezzare la posizione della Terra come unico pianeta abitabile.
  • Imparare a distinguere tra pianeti gassosi e rocciosi.
  • Conoscere le limitazioni della tecnologia moderna e dei metodi astronomici.
Obiettivi di apprendimento

Gli studenti potranno:

  • Comprendere come gli astronomi rilevano gli esopianeti attraverso il metodo del transito
  • Applicare formule matematiche per misurare la dimensione di un esopianeta
  • Familiarizzare con l’analisi dei dati degli esopianeti
  • Avere una introduzione alla statistica e alla propagazione degli errori
Contesto

I pianeti extrasolari

Un pianeta extrasolare, o esopianeta, è un pianeta che orbita attorno a una stella diversa dal Sole. Gli esopianeti sono estremamente distanti dalla Terra e, come tutti i pianeti, non emettono luce propria, riflettendo solo quella della loro stella. Raramente possiamo distinguere i pianeti dalla stella in un’immagine, ma gli scienziati hanno sviluppato metodi per dimostrare l’esistenza degli esopianeti.

Curva di luce e metodo del transito

Una curva di luce è un grafico che mostra la luminosità di un oggetto nel tempo. Nel metodo del transito, gli astronomi misurano la diminuzione della luminosità di una stella quando un pianeta le passa davanti. Tale diminuzione di luce è rilevabile dai telescopi: più grande è il pianeta, maggiore sarà il calo. I pianeti più grandi sono più facili da rilevare rispetto a quelli più piccoli.

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Figura 2: la curva di luce di un esopianeta che orbita attorno alla sua stella. Crediti: NASA Ames


NOTA: l’insegnante dovrebbe leggere la presentazione ppt (ci sono note in ciascuna slide) e prendere confidenza con il soggetto da presentare. È possibile anche leggere il documento aggiuntivo per un approfondimento sull’argomento.

Descrizione completa

Prima dell'attività

Stampa il foglio di calcolo della curva di luce (una copia per ogni gruppo);

Prepara l’aula per la proiezione della presentazione. Ti consigliamo di utilizzare la presentazione PowerPoint durante l’attività; ricorda che sotto ogni slide ci sono note che suggeriscono cosa dire.

Dividi gli studenti in gruppi da 2 a 5 membri (a seconda del numero totale di studenti).

Introduzione agli esopianeti

Utilizza le slide 1-4 per introdurre il concetto di esopianeti.

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Figura 3: l’attività in aula in due diversi momenti. Crediti: Anastasia Kokori

Introduzione alle curve di luce e al metodo del transito

  • Come prima cosa, introducete il metodo del transito: gli astronomi usano questo metodo per scoprire gli esopianeti. Spiegare che le immagini dei telescopi provengono tutte dalla stella ospite e non direttamente dal pianeta (diapositive 5-6). Spiegare che da queste immagini gli astronomi tracciano una curva di luce, un grafico che mostra la luminosità della stella nel tempo. Nel metodo del transito, gli astronomi misurano la diminuzione di luminosità della stella quando il pianeta le passa davanti. Mentre il pianeta transita davanti alla stella, riceviamo meno luce di prima.
  • Si possono mostrare esempi di diversi esopianeti e di diverse curve di luce (diapositive 7-8).
  • Si può poi mostrare l'attrezzatura utilizzata (diapositive 9-12) e spiegare come si usano telescopi e macchine fotografiche per queste misurazioni. In questo modo, gli studenti possono avere un esempio dell'attrezzatura astronomica necessaria per l'osservazione del transito di un esopianeta.
  • Spiegate che ogni punto che vedono nella curva di luce rappresenta la luminosità della stella in una singola immagine (diapositiva 13). Gli studenti possono farsi un'idea dell'elevato numero di immagini necessarie per ottenere la curva di luce finale dell'esopianeta.
  • Mostrate la curva di luce nella diapositiva 14 e spiegate che si tratta di una misura scientifica reale della curva di luce di un vero esopianeta, WASP-10b, la cui osservazione è stata effettuata con un piccolo telescopio (11 pollici) e una fotocamera.
  • A partire dalla diapositiva 15, potete distribuire una copia del foglio di calcolo stampato a ciascun gruppo e dire agli studenti che ora scopriranno come misurare le dimensioni del pianeta utilizzando questa curva di luce.
  • Fate notare agli studenti che nella curva di luce del foglio elettronico le singole osservazioni non sono un punto ma una linea verticale (diapositiva 17). Ciò è dovuto al fatto che tutte le misurazioni reali hanno una certa incertezza. L'incertezza significa quanta fiducia abbiamo nei valori misurati. Non esiste una misura infinitamente precisa, poiché gli strumenti che effettuano le misurazioni sono limitati. Le incertezze derivano da diversi fattori, come lo strumento stesso, l'atmosfera terrestre che si muove davanti al telescopio o la stella stessa.

Misurare la dimensione dell’esopianeta

  • Spiegate che ora misureremo le dimensioni dell'esopianeta dalla profondità della buca della curva di luce: più profonda è la curva, più grande è il pianeta (diapositive 15-17).
  • Date agli studenti il seguente compito scientifico: chiedete loro di misurare con il righello la lunghezza e la profondità del transito dell'esopianeta da WASP-10b, come illustrato nelle diapositive 20 e 21.
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Immagine 4: misurazione della buca della curva di luce. Crediti: Anastasia Kokori

  • Chiedete agli studenti di utilizzare la formula matematica mostrata nella diapositiva 18 per calcolare la profondità del transito dell'esopianeta e quindi scoprirne le dimensioni. Un esempio di questo calcolo è presentato nella diapositiva 22. Si noti che il raggio della stella ospite WASP-10 è RS =550.000 km.
  • Utilizzando la formula con le loro misurazioni, gli studenti dovrebbero trovare un raggio di circa 92000 km per WASP-10b. Chiedete a ogni squadra di condividere i propri risultati e scrivete alla lavagna le diverse misurazioni effettuate da ogni squadra.

Discussione sui risultati

  • È molto probabile che i gruppi abbiano misure leggermente diverse: discutete con loro il motivo. Spiegate che per ridurre le incertezze sono necessarie ulteriori osservazioni. Si possono vedere le diapositive 23 e 24 per due risultati diversi.
  • Discutete con gli studenti la natura dell'esopianeta WASP-10b rispetto agli altri pianeti del nostro Sistema solare (diapositiva 25) e spiegate che WASP-10b è un pianeta gigante.
  • L'attività può concludersi con la condivisione di alcuni fatti aggiuntivi su questo pianeta, riportati nelle diapositive successive.
  • Anche la diapositiva 28 sottolinea l'importanza dell'uso di piccoli telescopi: questa curva di luce è stata infatti ripresa con un piccolo telescopio, come mostra l'immagine. I piccoli telescopi possono dare un contributo significativo ai telescopi spaziali (questa può essere un'altra lezione/compito).
  • Anche la diapositiva 28 sottolinea l'importanza dell'uso di piccoli telescopi: questa curva di luce è stata infatti ripresa con un piccolo telescopio, come mostra l'immagine. I piccoli telescopi possono dare un contributo significativo ai telescopi spaziali (questa può essere un'altra lezione/compito).
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Immagine 5: Confronto tra le dimensioni dell'esopianeta WASP-10 b e quelle del pianeta Giove del Sistema Solare, come riportato nell' Open Exoplanet Catalogue (2015-11-14). Crediti: Aldaron.

Valutazione

L’insegnante può distribuire i questionari allegati prima e dopo l’attività per raccogliere informazioni sulle conoscenze degli studenti e sui loro progressi.

Programma didattico

Questa attività può essere collegata a diversi argomenti curricolari, tra cui matematica e fisica

Informazioni aggiuntive

Questa attività pratica introduce gli studenti allo studio degli esopianeti ma anche al progetto ExoClock, una rete globale di osservatori che monitora i transiti degli esopianeti per supportare la missione spaziale Ariel dell'ESA.Per maggiori informazioni visita il sito: www.exoclock.space

Gli insegnanti e gli studenti che svolgono l’attività sono invitati a fornire feedback, che sarà utile per migliorare l'esperienza educativa. I questionari compilati possono essere inviati all’autrice: anastasia.kokori[@]gmail.com

Altri Approfondimenti

Visita il sito: www.exoworlsspies.com (disponibile in sei lingue) per esplorare ulteriori informazioni sugli esopianeti..