Disponibile anche in Inglese

Mappe dei pianeti per bambini: la Luna

Creato: 2023-06-10
Autore/i:
Henrik Hargitai (Eotvos Lorand University), Mátyás Gede (Eotvos Lorand University)
Astroedu_Moonmap

Utilizzando delle mappe planetarie, gli studenti saranno in grado di leggere informazioni sulla Luna e di confrontare le condizioni ambientali su questo corpo celeste cone con quelle della Terra. Comprenderanno le condizioni necessarie per l'esistenza della vita e saranno in grado di spiegare perché non può esistere sul nostro satellite.

Materiali
  • Mappa della Luna, stampata in grande formato o proiettata se è disponibile un proiettore per computer (vedi allegato Map of the Moon.pdf).
  • Foglio di lavoro stampato (vedi allegato Worksheet.pdf)
  • Dispensa stampata (vedi allegato Handout.pdf)
Obiettivi
  • Ottenere una visione generale della Luna come mondo con la geografia;
  • imparare a leggere le legende e i simboli delle mappe e le proiezioni cartografiche;
  • imparare a conoscere le forme del terreno in superficie;
  • essere in grado di valutare la possibilità che la vita esista su un corpo extraterrestre.indicare una ragione dell'importanza dell'esplorazione spaziale.
Obiettivi di apprendimento

Gli studenti saranno in grado di:

  • nominare i tipi di forma del terreno presenti sui corpi planetari e di confrontarli con quelli presenti sulla Terra;
  • spiegare quali forme del terreno sono indipendenti dal clima (endogene - vulcanismo, tettonica, o cosmogeniche - impatti) e quali sono guidate dal clima (fiumi e oceani esistono solo dove è presente l'atmosfera, la temperatura è di 0-100 C);
  • descrivere la differenza tra le caratteristiche della superficie e la loro rappresentazione cartografica, e di disegnare/creare un simbolo utilizzando l'immagine di una forma del terreno ottenuta da un veicolo spaziale;
  • creare storie coerenti utilizzando spunti visivi visualizzati sulla mappa.
Contesto

Introduzione

Di che cosa tratta questa attività? Astrogeologia. Riguarda la geografia/geologia dei pianeti e il modo in cui si leggono e si producono mappe (rappresentazioni cartografiche). Alle scuole elementari, il concetto di ‘geografia’ (che può far parte di un generico curriculo di ‘Scienze’) coinvolge concetti che interessano diverse branche delle Scienze della Terra e Atmosferiche, per esempio la geologia, la geomorfologia, la cartografia, la meteorologia e la climatologia. Questo è il concetto che noi seguiamo.

Di che cosa NON si interessa questa attività? Non è un esercizio di interpretazione delle immagini planetarie. Non è un’introduzione alle strutture del Sistema Solare o all’Astronomia. L’Astronomia è una disciplina totalmente diversa dalla scienza planetaria. I soggetti studiati dalla Planetologia sono i pianeti e un campo importante di questa è costituito dall’ astrogeologia , che studia la geologia della superficie dei pianeti e delle lune. Questa è un'attività astrogeologica e cartografica. L’Astronomia si interessa, per esempio, di stelle, galassie e del moto dei pianeti.

Difficoltà della cartografia : le mappe mostrano i corpi celesti secondo la proiezione di Lambert (che propone due separati punti di vista degli emisferi. Questo richiede una spiegazione aggiuntiva dell’insegnante su come sia possibile proiettare due ‘lati’ di una stessa sfera su due vedute circolari, che non equivale a osservare due corpi celesti differenti).

Astrobiologia : si occupa delle creature ‘aliene’; sulla mappa, ogni caratteristica morfologica è reale ed è collocata nella sua posizione effettiva; tuttavia, le creature viventi sono immaginarie e, perciò, anche in questo caso è necessaria la spiegazione dell’insegnante così che gli studenti non credano che esseri umani o ‘alieni’ vivano su pianeti o lune. Deve essere chiarito che nessun segno di vita passata o presente è stato mai evidenziato su pianeti o lune al di fuori della Terra. Questa potrebbe essere una buona occasione per parlare dei miliardi di esopianeti esistenti nell’Universo che, a differenza della maggior parte dei pianeti extra-terrestri e delle lune nel nostro Sistema Solare, includono milioni di pianeti e lune in cui le condizioni sono molto più favorevoli alla vita. Un nuovo, entusiasmante ambito della scienza planetaria è l’esoplanetologia, che si occupa dei pianeti al di fuori del Sistema Solare. Molti di quegli esopianeti ed esolune sono totalmente diversi da quelli del nostro sistema planetario. Il principio base delle missioni spaziali è la ricerca della vita. Su Marte, gli scienziati sono alla ricerca di regioni in cui potrebbe essersi sviluppata vita in passato o ripari geologici in cui avrebbe potuto sopravvivere (all’interno di caverne, nel sottosuolo, tra le rocce, negli strati della superficie contenenti acqua, ecc…). Questo è il motivo per il quale la NASA stava ricercando prove della presenza di acqua. Ora che sono state identificate sia le zone che le diverse unità geologiche contenenti acqua (sotto forma di ghiaccio), stanno perlustrando il pianeta per trovare segni di vita presente o passata. Europa potrebbe avere un oceano al di sotto della sua superficie, che si espone allo spazio in corrispondenza delle fratture del terreno. Gli scienziati, oggi, sono alla ricerca di forme di vita che si sviluppino a partire dagli stessi elementi da cui si generarono quelle terrestri, cioè viata basata sul carbonio, che dipende dall‘acqua; per questo stanno cercando aree dove l’acqua possa eistere nello stato liquido. Potrebbe esistere anche forme di vita diverse, ma, non avendo conoscenze a riguardo e non sapendo come identificarle, l’obiettivo primario è di individuare quelle basate sul carbonio.

Programmi spaziali : oltre alla ricerca della vita e di corpi celesti o di zone che siano ospitali per creature simil-terrestri, i programmi spaziali sono motivati dalla competizione tra le nazioni. L'esplorazione spaziale favorisce la comprensione dei processi geologici attivi nel nostro pianeta e quelli del suo passato e futuro. Per esempio, l’intenso effetto serra su Venere può aiutare a prevedere la manifestazione di processi simili sulla Terra, oppure dai crateri da impatto si può individuare l’aspetto che aveva la Terra 4 miliardi di anni fa. Uno dei risultati inaspettati raggiunti dal programma Apollo, che inviò uomini sulla Luna, fu il cosiddetto l’ ‘overview effect’ (la ‘veduta d’insieme’): questa fu la prima volta - e, finora, l’unica - in cui l’occhio umano vide il nostro pianeta come una fragile ‘biglia blu’ che si staglia sullo spazio oscuro; ciò ha cambiato la nostra percezione del mondo e della nostra posizione nell’universo.

Ricerca spaziale : gli scienziati possono intraprendere ricerche individuali su una singola struttura morfologica per anni, tentando di spiegare come e quando si è formata; altri ricostruiscono regioni specifiche in dettaglio e classificano le caratteristiche raffigurate sulle mappe. Dopo la pubblicazione dei risultati della ricerca, essa diventa un piccolo mattoncino per la costruzione del grande edificio che è la scienza planetaria e altri scienziati possono usufruirne al fine di migliorare i loro modelli evolutivi della superficie planetaria oppure usarli nelle proprie ricerche. Gran parte dei contenuti presenti in queste mappe sono stati ottenuti negli ultimi decenni e, in alcuni casi, solo da pochi anni. L’origine di alcune strutture morfologiche non è stata ancora completamente chiarita.

Descrizione generale dei parametri utili per descrivere il pianeta o la luna scelti.

Tipo di corpo celeste : Pianeta o luna. I pianeti orbitano intorno al Sole, mentre le Lune orbitano intorno ad un pianeta. Generalmente, una luna rivolge sempre la stessa faccia verso il suo pianeta (rotazione sincrona).

Composizione : i corpi celesti rocciosi sono fatti di silicati (ad esempio, la Terra); quelli ghiacciati sono composti da una mescolanza di ghiaccio e roccia, ma le superfici sono per lo più di ghiaccio (ad esempio, Europa). Su questi pianeti le montagne e le pianure non sono altro che ghiaccio solido. I pianeti si trovano solo nelle regioni più fredde del Sistema Solare esterno.

Atmosfera : l’atmosfera è presente solo nel caso in cui la gravità (e le dimensioni) del corpo celeste sia sufficientemente forte da attrarre le molecole di gas, non permettendo loro di sfuggire nello spazio. È più facile mantenere vicine le molecole se sono fredde.

Elementi allo stato liquido : gli elementi che si trovano allo stato liquido possono essere l’acqua nelle regioni più interne del Sistema Solare, o metano, etano ed azoto nelle regioni più esterne. Lo stato liquido è presente soltanto dove c'è un'atmosfera, che esercita una pressione sulla superficie; se la pressione atmosferica è troppo bassa, i liquidi evaporano o sublimano; se la temperatura è troppo alta, i liquidi congelano, mentre se è troppo elevata evaporano. L’acqua potrebbe esistere nel sottosuolo.

Clima : escursione termica diurna (oscillazione della temperatura tra il giorno e la notte) e fenomeni di precipitazione.

Caratteristiche endogene : caratteristiche generate da forze interne al pianeta. Il fenomeno del vulcanesimo , per manifestarsi, richiede la presenza di strati fusi all'interno del corpo celeste. Il calore è prodotto dal processo di formazione del pianeta (calore da impatto o da aggregazione di particelle) oppure dal processo irreversibile di decadimento radioattivo degli elementi. I corpi celesti più piccoli si raffreddano più velocemente di quelli grandi; per questo, il vulcanesimo si verifica solo nei pianeti di maggiori dimensioni o, eccezionalmente, nel caso in cui l’interno del corpo celeste fosse permanentemente riscaldato. Ciò accade per le lune su orbite ellittiche, dove le forze di marea producono calore endogeno (per esempio, Io). Le strutture caratteristiche di origine tettonica sono generate dalla tensione nella crosta più friabile: le fratture sono provocate da forze tettoniche durante i terremoti, i quali richiedono la presenza di moti interni del corpo celeste, causati dal suo calore endogeno. I vulcani si sviluppano in altitudine con l’accumularsi di lava verso l’alto; tuttavia, essi possono collassare su sé stessi, dando origine e caldere simili a crateri.

Caratteristiche esogene : strutture prodotte dai processi che si verificano sulla superficie del pianeta o nella sua atmosfera, tra le quali si includono quelle di natura eolica (venti), fluviale (fiumi), lacustre (laghi), oceanica e i lori depositi.

Caratteristiche cosmogeniche : strutture generate da collisioni con altri corpi (piccoli crateri e grandi bacini da impatto). I crateri più giovani presentano raggi lineari che si sviluppano in senso radiale, prodotti dai materiali espulsi durante la loro formazione. Caratteristiche comuni : le strutture più comuni sono i crateri, gran parte dei quali si è formata poco dopo la nascita del Sistema Solare quando molti corpi piccoli si trovavano nello spazio. E’ raro trovare crateri sulle superfici di recente origine, perché la formazione di nuovo terreno ricopre i crateri presenti, seppellendoli. I processi sedimentari che producono una nuova superficie includono la formazione di pianure vulcaniche, le erosioni e sedimenti fluviali e la subduzione delle placche tettoniche.

Caratteristiche peculiari/rare: le strutture che si trovano esclusivamente su quel corpo celeste possono essere generate da specifiche condizioni atmosferiche o climatiche, oppure essere i residui di un evento inusuale verificatosi in passato.

Condizioni che rendono difficile lo sviluppo della vita : la vita dovrebbe essere in grado di crescere e riprodursi; la sua evoluzione potrebbe essere impedita dalle temperature eccessivamente basse (sotto il punto di congelamento) o eccessivamente alte (sopra il punto di ebollizione), dall’assenza di atmosfera, di acqua o di magnetosfera (che protegge i corpi celesti dal danno delle radiazioni emesse dai venti solari).

Nomenclatura : i nomi dei luoghi possono essere proposti dagli scienziati che studiano la regione o la struttura morfologica presa in esame e vengono approvati dal gruppo di lavoro dell’Unione Astronomica Internazionale specializzato nella nomenclatura astronomica. Ogni tipo di struttura geologica e ogni corpo celeste hanno un tema specifico (per esempio, gli dei del fuoco per Io), mentre i termini generici (come ‘montagna’) sono indicati in lingua latina per assicurare la neutralità di linguaggio. Ciò rispetta anche le tradizioni geografiche del 1600, quando le prime mappe delle lune venivano create in Europa, usando nomi in lingua latina.

Età : per età del pianeta si indica quella della sua superficie; la presenza di numerosi crateri sulla superficie indica un’età di formazione più antica (4 miliardi di anni fa), mentre una minore quantità di crateri suggerisce che la superficie abbia un’origine più recente (da 0 a 3 miliardi di anni fa). Appena dopo la nascita del Sistema Solare (circa 4 miliardi di anni fa), c’erano numerosi oggetti di piccole dimensioni che potevano impattare sui corpi celesti, generando crateri. Col passare del tempo, il loro numero è diminuito sempre più, per le avvenute collisioni con i pianeti o perché furono allontanati dal sistema planetario dal loro campo gravitazionale.

Descrizione completa

L'insegnante dovrebbe avere a disposizione la Mappa della Luna stampata in un formato che sia leggibile e accessibile fisicamente per gli studenti, oppure proiettata su un telo a piena risoluzione.

A partire da questa fase è possibile scegliere uno o più dei seguenti sottoargomenti, che saranno oggetto di un'attività strutturata in classe con o senza dispense, oppure seguire l'Handout in attachement. Le istruzioni per le attività sono riportate anche nell'Handout.

Leggete la pagina 1 dell'opuscolo con gli studenti, chiedendo loro di sottolineare le parole che non capiscono per poterle spiegare.

Astroedu_Moonmap

Immagine: mappa della Luna per bambini

CARTOGRAFIA

Mostrate la mappa alla classe e chiedete agli studenti perché la rappresentazione cartografica del corpo è circolare (ad esempio, il pianeta è un corpo sferico). Chiedete ora perché sulla mappa sono rappresentati due cerchi (emisferi). Spiegate che una sfera è rappresentata da due proiezioni circolari, che sono i due lati di un'unica sfera. Uno lo chiamiamo emisfero occidentale (sinistro), l'altro emisfero orientale (destro).

Attività 1 - Cos'è una mappa? Tracciare l'Equatore (una linea orizzontale al centro dei due cerchi), segnare i poli (in entrambi gli emisferi) e scrivere il nome del corpo come titolo della mappa.

Confrontare la rappresentazione cartografica con la fotografia reale. (VEDERE FIGURA UNO DELL'HANDOUT) Chiedere quali sono le differenze tra le due immagini. È stata utilizzata una generalizzazione cartografica (semplificazione) e si è data maggiore enfasi alle caratteristiche importanti, ma non necessariamente visivamente evidenti. Per i pianeti con atmosfera opaca, la superficie non è visibile sulla foto. I colori della mappa possono essere diversi da quelli reali. Quali elementi non sono presenti sulla foto ma sulla mappa? Perché questi elementi sono necessari? (NOTA: le creature aliene non sono reali).

GEOLOGIA

Chiedete alla classe quali informazioni geologiche (sulle forme del terreno) possono vedere sulla mappa. Nominate almeno un tipo di caratteristica (per un elenco, consultate l'attività 2 del manuale).

Identificare/trovare le forme endogene che sono state prodotte da magma proveniente da sotto la superficie (forme vulcaniche: vulcani, colate di lava, forme tettoniche: crepe, fratture). Individuare le forme esogene prodotte da processi che operano sulla superficie di un pianeta con atmosfera (vento: dune, deserti, acqua: agenti atmosferici, fiumi, oceani, laghi, sedimenti). Identificare/trovare le forme cosmogeniche prodotte da processi di impatto (crateri o bacini di impatto prodotti da asteroidi o comete provenienti dallo spazio).

Attività 2 - Mappa grafica. Utilizzando la mappa, disegnate uno schizzo generalizzato (semplificato), mostrando solo i contorni delle caratteristiche più grandi e importanti (disegnate diversi tipi di caratteristiche, ad esempio crepe e crateri). Potete usare colori e/o linee. Cercate di includere le seguenti caratteristiche:

  • Vulcanico:
    Contorni delle aree scure (maria, mari di basalto solido all'interno di un grande bacino d'impatto).
  • Impatto
    Crateri giovani con raggi luminosi (Tycho, Copernicus)
    Bacini d'impatto multipli (Mare Orientale)
    Crateri ad anello (Schrodinger)
  • I lander più famosi:
    Apollo 11-17

ESPLORAZIONE

Chiedete agli studenti dove atterrerebbero / costruirebbero uno o più insediamenti per una maggiore esplorazione? Quale regione (o caratteristica) merita una maggiore esplorazione? Perché? Che cosa volete indagare? Quali strumenti/strumenti/metodi utilizzereste per l'indagine? Cosa portereste con voi per questa ricerca?

Attività 3 - Luogo di atterraggio. Dove atterrereste? Quale luogo vi sembra più stimolante per l'esplorazione? Trovate il VOSTRO luogo di atterraggio. Segnatelo con un simbolo. Date un nome al vostro sito di atterraggio. Scrivete i nomi accanto al simbolo.

TOPONOMIA

Chiedete agli studenti di leggere ad alta voce un nome della mappa. Chiedete che cosa ne capiscono, cioè che cosa dicono i nomi. I nomi sono in latino, poiché i pianeti non fanno parte di alcun Paese e il latino è considerato una lingua internazionale neutrale. Chiedete agli studenti se preferiscono questo nome "neutro" (latino) o se sarebbe meglio un nome in inglese (o nella vostra lingua). Potete spiegare il significato dei nomi sulla mappa. Potete trovare gli equivalenti in inglese in questo sito: http://planetarynames.wr.usgs.gov/DescriptorTerms.

Attività 4 - Nomi. Una volta terminata la parte grafica, create la nomenclatura: scrivete i nomi degli elementi disegnati accanto all'elemento stesso. Scrivete tre nomi (potete aggiungerne altri in seguito) sulla mappa. Potete usare colori o lettere diverse per ogni tipo di elemento (ad esempio, lettere maiuscole per i continenti, colore rosso per il canale di lava, ecc. -- Siate coerenti).

ASTRONOMIA, CLIMATOLOGIA, METEOROLOGIA

Chiedere agli studenti se esiste un'atmosfera sul pianeta e perché lo pensano.

Trovare i dati meteorologici (temperatura superficiale massima/minima) sulla mappa o sulla lavagna. Non confondere i valori delle coordinate (0°, 90° ecc.) indicati sulla mappa con i valori della temperatura indicati sulla lavagna.

Chiedete agli studenti se sul pianeta c'è acqua liquida o altro materiale liquido e come lo sanno. Confrontare gli intervalli di temperatura locali (max-min) con la temperatura di congelamento/ebollizione dell'acqua. Qual è la probabilità di trovare acqua liquida?

Attività 5 - Previsioni del tempo. sulla base delle informazioni meteorologiche contenute nella dispensa. Scegliete almeno tre luoghi e mostrate i dati meteorologici: visualizzate la temperatura minima e massima nella vostra unità (C o F) con numeri grandi. Considerate che verso i poli fa più freddo. Accanto ai numeri, mostrate il tempo con un simbolo grafico disegnato da voi: sereno (sole), nuvoloso, piovoso, nebbioso o qualsiasi altro fenomeno meteorologico interessante e particolare che avete appreso dalla dispensa. Trovate i dati relativi alle temperature minime e massime sul banco di controllo della mappa e ulteriori informazioni sul foglio illustrativo.

Chiedete agli studenti di quali indumenti protettivi avrebbero bisogno se dovessero esplorare la superficie lontano dai loro veicoli, utilizzando i valori discussi in precedenza. Ad esempio, potrebbero aver bisogno di bombole di ossigeno, di una tuta che mantenga la temperatura e la pressione ambiente, ecc.

Attività 6 - Una bandiera. Progettate una bandiera per la Luna e disegnatela sulla mappa, basandovi sulle caratteristiche del corpo (tempo, colore, geologia, ecc.).

Chiedere agli studenti se le creature, le piante o gli animali sopravvivrebbero sulla Luna, utilizzando i valori indicati nel pannello di controllo (temperatura, pressione - utilizzare il concetto di acqua liquida = abitabilità: se l'acqua liquida può uscire, la vita può (o non può) esistere). Spiegare che non sono mai state scoperte forme di vita attuali o tracce di vita passata su nessun altro pianeta o luna del Sistema Solare o al di fuori di esso su esopianeti, tuttavia ci sono milioni di pianeti mai esplorati da noi. Che tipo di creature potrebbero esistere lì? Di quali protezioni/abilità avrebbero bisogno per sopravvivere? Che aspetto avrebbero? (ad esempio, una folta pelliccia o animali sotterranei ecc.). Cosa mangerebbero? Come comunicherebbero tra loro? (Per esempio, senza aria non esistono suoni).

LEGENDA

Attività 7 - La legenda. Disegnate una legenda in cui i VOSTRI simboli sono spiegati sulla mappa. Potete raggrupparli per processo (ad esempio, processi esogeni (atmosferici, eolici), endogeni (vulcanici, tettonici) e da impatto). Scrivete il titolo "LEGENDA", spiegate i vostri simboli e indicate a quale caratteristica corrispondono.

Compiti a casa. Chiedere agli studenti di comporre o disegnare storie utilizzando i paesaggi della mappa come sfondo della storia e le loro creature come personaggi della storia. Una possibile trama: come la superficie è diventata come è ora? (raccontata con una storia, non scientificamente). Potete anche illustrare la storia.

Valutazione

Esempi di domande per la valutazione:

  • Identificare e descrivere una forma superficiale del terreno/tipo di paesaggio sulla mappa utilizzando la legenda, il vocabolario dei nomi di luogo e le direzioni cardinali.
  • Identificare le caratteristiche comuni e rare della superficie.
  • Individuare quali forme del terreno sono state prodotte da processi cosmogenici (impatti dallo spazio - meteoriti, radiazioni)
  • Individuare quali forme del terreno sono state prodotte da processi endogenici (lava o terremoti - vulcanismo, tettonica)
  • Identificare quali forme del suolo sono state prodotte da processi esogeni (dal vento o dall'acqua: eolico, fluviale, marino, weathering).
  • Confrontare i parametri orbitali e fisici della Terra e del corpo planetario utilizzando i simboli del "pannello di controllo" sulla mappa e trarre conclusioni.
  • Determinare un luogo in cui si atterrerebbe su quel corpo celeste.
  • Stabilire se le creature mostrate sulla mappa sono reali o meno e spiegate perché lo pensate.
  • Spiegare perché animali, piante o funghi non possono esistere in quell'ambiente (o perché possono esistere), in base ai valori indicati sul pannello di controllo della mappa.
  • Identificare il tipo di tuta spaziale/protezione di cui un astronauta avrebbe bisogno in una missione di scoperta sulla superficie, utilizzando le informazioni riportate sul pannello di controllo.
Informazioni aggiuntive

La lingua delle mappe e dei testi di accompagnamento sui vari corpi celesti è tradotta in 11 lingue : https://childrensmaps.wordpress.com/

Altri Approfondimenti

Hargitai H. , Gede M. , Zimbelman J., Kőszeghy C., Sirály D., Marinangeli L., Barata T., López I., Szakács A., Dębniak K., Feuillet T., 2015. Multilingual Narrative Planetary Maps for Children. In: Robbi Sluter C., Madureira Cruz C.B., Leal de Menezes P.M. Eds., Cartography – Maps Connecting the World, Lecture Notes in Geoinformation and Cartography, 17-30, Springer International Publishing http://www.springer.com/cda/content/document/cda_downloaddocument/9783319177373-c2.pdf?SGWID=0-0-45-1515244-p177337589

Hargitai H. , Gede M. , Zimbelman J., Kőszeghy C., Sirály D., Marinangeli L., Barata T., López I., Szakács A., Dębniak K., Feuillet T. 2015. Planetary map series for children. 46th Lunar and Planetary Science Conference #2257. http://www.hou.usra.edu/meetings/lpsc2015/eposter/2257.pdf